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I LIBRI PIU' IMPORTANTI DI D'ANNUNZIO

Primo Vere
 
Primo vere è il primo libro di Gabriele d’Annunzio e fu pubblicato in prima edizione nel dicembre del 1879 e in seconda edizione, nel1880. È una raccolta di poesie composte durante la frequentazione del Reale Collegio Cicognini.
Le novelle della Pescara
Le novelle della Pescara è un'opera di Gabriele D'Annunzio del 1902.Si tratta di racconti ambientati nell'allora paese di Pescara (divenuto capoluogo di provincia nel 1927 grazie a personalità come lo stesso D'Annunzio) e nella campagna circostante. L'opera nasce come raccolta di canti, con temi diversi, che acquisiscono unitarietà proprio in relazione all'elemento caratterizzante che è il territorio. I personaggi sono presentati come impulsivi, irruenti e talvolta feroci. Come Verga, D'Annunzio si concentra sulle emozioni del popolo e sulle sue rivolte, ma alla descrizione delle rivendicazioni sociali preferisce studiare gli stati d’animo, le energie quasi primordiali che vengono sprigionate nel momento della protesta.
 
 
Terra vergine
Terra vergine è una raccolta di racconti di Gabriele D'Annunzio, pubblicata nel 1882.Alla raccolta ne seguirono altre due Il libro delle vergini (1884) e San Pantaleone (1886) unite poi in Le novelle della Pescara. D'Annunzio rappresenta in Terra vergine situazioni e vicende dei primitivi d'Abruzzo, prende come modelli i primitivi di Vergainsistendo sui colori paesaggistici e sul linguaggio dialettale. D'Annunzio crede di essere in linea con la poetica verista ma in realtà non è così infatti i personaggi di D'Annunzio sono quasi sempre bruti privi di consistenza psicologica, mentre quelli di Verga (in Vita dei Campi) sono creature umanissime che lottano per la vita in tragiche condizioni.
La Gioconda
Scritta nel 1898, La Gioconda drammatizza lo scontro tra esigenze estetiche e valori morali. Lo scultore Lucio Settala di fronte alla donna-angelo Silvia, moglie e custode dei valori familiari, e alla seducente Gioconda, modella ispiratrice della sua arte, sceglierà quest’ultima, inducendo la prima al sacrificio. Tra facili espedienti teatrali e qualche divagazione lirica, il dramma resta sostanzialmente statico e freddo.

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